Il Progetto

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Progetto Scuola Calcio A.S.D F.C Ground

I 10 motivi per frequentare una Scuola Calcio

  • Aiuta a prevenire i paramorfismi dellapparato muscolo-scheletrico
  • Incrementa e perfeziona le condizioni respiratorie
  • Migliora le capacità di socializzazione positive
  • Migliora i parametri cardio-circolatori
  • Agisce positivamente su disturbi della psiche
  • Migliora la capacità di coordinare i movimenti
  • Migliora la resistenza alle malattie infettive (ci si ammala di meno)
  • Rende più forti e resistenti
  • Regolarizza le funzioni organiche (sonno, appetito, funzioni intestinali)
  • Migliora limpatto alla sollecitazione articolare.

 

Il Progetto della SCUOLA CALCIO A.S.D F.C Ground

Rivolto a tutti i Bambini/e della Categoria Piccoli Amici, pulcini. Prevede una serie di attività ludiche e motorie ben organizzate e programmate mensilmente, tra le quali il “GIOCO”, il“DIVERTIMENTO” e “LAPPRENDIMENTO MOTORIO”, che avranno un ruolo fondamentale, oltre alla valorizzazione degli aspetti relazionali di ogni Bambino e soprattutto l’apprendimento dei fondamentali del calcio. In questo periodo, importante per la crescita psicomotoria, i bambini hanno infatti bisogno di attività che diano loro capacità e sviluppo del controllo del loro corpo e di conseguenza l’approccio deve essere proposto sottoforma ludica per creare subito un buon rapporto con questo tipo di sport, perché come afferma  H . WEIN:“dai sei ai dodici anni si deve giocare per imparare mentre dai dodici ai sedici si deve imparare a giocare”. Lo stesso BRUNER afferma che “il gioco è proprio la fierezza dell’umanità, chi  non sa più giocare si fossilizza, ed è prigioniero … abbiamo bisogno del gioco per diventare liberi.” Le Attività saranno sempre varie e coinvolgenti, avranno come filo conduttore l’obiettivo del “pensare prima di agire” cosi il Bambino arriverà alla soluzione dei temi proposti per gradi e sperimentando di volta in volta il percorso migliore.

OBBIETIVI GENERALI

Educazione al movimento
Sviluppo delle capacità motorie

Categoria pulcini obiettivi educativi
Area affettiva – sociale:
Socializzare (vivere positivamente con gli altri.)
Vincere la paura del contatto con, il suolo e con l’avversario.
Stimolare l’iniziativa individuale
Area cognitiva:
Conoscere e rispettare le regole
Rapporto spazio – tempo
Area motoria:
Sviluppo degli schemi motori di base e delle capacità senso percettive
Capacità coordinative: reazione, differenziazione, ritmo,
Equilibrio, organizzazione spazio-temporale
Capacità condizionali: rapidità e mobilità articolare

 

ORGANIGRAMMA DELL’ASSOCIAZIONE

Per realizzare di quanto sopra esposto ci sarà la seguente organizzazione tecnico-didattica e organizzativa:

Responsabile TECNICO DELLA SCUOLA CALCIO (si occuperà di tenere i rapporti con i genitori riguardo all’area tecnica e didattica, di tutti i progetti societari e con particolar riferimento all’aggiornamento e alla formazione dei tecnici della scuola calcio.)

Responsabile ORGANIZZATIVO (responsabile degli aspetti organizzativi e logistici della scuola calcio, organizzazioni amichevoli, visite mediche, abbigliamento)

COORDINATORE DELLA DIDATTICA E DELLA FORMAZIONE (coordinerà la programmazione, organizzazione e monitoraggio delle attività tecniche didattiche nelle varie fasce d’etc.)

PSICOLOGO DELL0 SPORT (figura di riferimento nella formazione e aggiornamento dei tecnici nell’ambito psicopedagogico, nella gestione delle cause relazionali e dei gruppi, ed esperto della comunicazione.)

NUTRIZIONISTA Il compito del nutrizionista è, infatti, quello di educare a una sana alimentazione trasmettendo ai ragazzi, impegnati nelle attività sportive e alle loro famiglie, le sane abitudini alimentari e le corrette associazioni degli alimenti, allo scopo di far loro intraprendere e mantenere nel tempo un corretto stile di vita e prevenire l’insorgenza delle patologie associate a un’alimentazione non adeguata.

 

PROGETTI CORRELATI

Organizzazione annuale di quattro tavole rotonde
Alimentazione
Doping
Bullismo
Educazione allo sport

PROGETTO BORSA DI STUDIO
Alla fine della stagione sportiva e dell’anno scolastico, una commissione costituita dai dirigenti scolastici direttore sportivo e responsabile della scuola calcio e singolo istruttore valuteranno e premieranno i giovani che avranno ottenuto il miglior rendimento scolastico /calcistico. Saranno considerati parametri di merito:

RENDIMENTO SCOLASTICO
COSTANZA  NEGLI ALLENAMENTI
NORME COMPORTAMENTALI

La somma dei punteggi attribuiti dalla commissione determinerà l’individuazione dei ragazzi assegnatari delle borse di studio per ciascuna categoria.

 

ASCOLTO – DIALOGO
Sviluppabile su tre livelli:

Ora di ricevimento, come a scuola, una volta al mese su appuntamento, in cui i genitori potranno dialogare con l’allenatore della squadra del proprio figlio e il direttore sportivo.

Incontri collettivi con tutti i genitori, delle singole squadre: un preliminare, per presentare il programma, a inizio anno e uno a metà anno, per fare il punto della situazione.

Ci sarà anche la possibilità di organizzare incontri straordinari, su espressa richiesta dei genitori.

 

PROGETTO QUALITA’
Sfruttando la figura dei preparatori fisici coordinativi, saranno organizzati, secondo modi da stabilire, dei corsi di RECUPERO ed ECCELLENZA, dividendo i gruppi, sempre in conformità a determinate esigenze, in sottogruppi in base alle capacità evidenziate.

VERIFICHE DEL LAVORO SVOLTO
Riunioni mensili con tutti i tecnici della nostra scuola-calcio, coordinate dal Responsabile tecnico, al fine di verificare e monitorare l’efficacia dei programmi di lavoro, delle sedute d’allenamento, uniformare le strategie didattiche e la metodologia di lavoro.

LA SCUOLA CALCIO LAVORERA’ CON IL METODO COERVER COACHING.
È il sistema d’insegnamento del gioco del calcio più utilizzato del mondo attraverso lo sviluppo delle capacità tecniche e tattiche individuali e coordinative nato in olanda negli anni 80

GLI OBIETTIVI
Sviluppo e consolidamento delle capacità coordinative di base con e senza palla.
Miglioramento del bilanciamento e della flessibilità articolare.
Programmi di allenamento fantasiosi e divertenti.
Miglioramento della tecnica di gioco individuale e di squadra.
Programmi che siano adatti a seguire giocatori di tutti i livelli e abilità.

CAPACITA’ COORDINATIVE
Programma attività di base si divide in 3 aspetti
Categoria piccoli amici
Primo anno pulcini 8 anni
Secondo anno pulcini 9 anni
Terzo anno pulcini 10 anni

Serie di regole per l’allenatore
1) Educare all’impegno, al rispetto reciproco e alla collaborazione.
2) Non favorire alcun allievo in particolare, essere coerente alle regole date e mantenere le promesse fatte.
3) Incoraggiare e motivare, non rimproverare.
4) Non esaltarsi nelle vittorie, non abbattersi nelle sconfitte.
5) Trasmettere entusiasmo, gioia, fiducia e ottimismo.
6) Rispettare il desiderio di divertimento dei ragazzi.
7) Offrire problemi da risolvere e non soluzioni da ricordare.
8) Perseguire un obiettivo alla volta, ricordando che troppo stimoli significano confusioni.
9) Condensare in poche frasi significative quanto si vuole trasmettere.
10) Programmare l’attività da svolgere coerentemente alle fasce d’età
11) Fare attenzione sia alla crescita dell’individuo che della squadra
12) Infondere lo spirito di squadra, stimolare la generosità verso i compagni.
13) Impegnarsi al massimo nel limitare l’abbandono dei ragazzi nel corso della stagione.
14) Far giocare, nelle attività agonistiche e di confronto, tutti gli allievi.

Conclusioni
Noi come scuola calcio abbiamo la voglia di fare un calcio pulito, e soprattutto sano per la crescita dei nostri ragazzi dove i bambini devono essere liberi di esprimere tutte le loro potenzialità che sono immense, a tal fine chiediamo l’aiuto anche a voi genitori che siete l’esempio da seguire per vostri figli. Di seguito sono proposti alcuni suggerimenti per i genitori, che servono a indicare un modello di comportamento positivo nei riguardi dei propri figli, modello che, ovviamente, non ha nessuna pretesa di essere un Dogma, ma solo una traccia di riflessione:

Stimolare e incoraggiare la pratica sportiva, lasciando che la scelta dell’attività sia fatta dal bambino.

Istaurare un giusto rapporto con l’allenatore per fare in modo che al bambino arrivino sempre segnali coerenti dagli adulti di riferimento.

Lasciare libero il bambino di esprimersi in allenamento e in gara.

Evitare di esprimere giudizi sui suoi compagni o di fare paragoni con essi.

Evitare rimproveri a fine gara e al contrario, dimostrarsi interessati a come vive i vari momenti della gara ed eventualmente evidenziare i miglioramenti.

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